Sembra ieri che chiudevo l'anno con il saggio tanto sofferto e amato ed eccomi qui mesi dopo, quasi a Natale, di nuovo.
Dall'anno scorso, un pò di cose sono cambiate. Non saprei dire se in meglio o in peggio. Di sicuro quest'anno è partito con una nuova consapevolezza: sono un'insegnante di danza.
Sembrerà banale dirlo dopo 2 anni che zompetto da una scuola a un'altra, ma è adesso che ho bene chiara questa verità dentro di me.
Che anche se nella mia vita la danza ha sempre fatto parte di me, della parte di me che più mi è sempre piaciuta, per capire che sarebbe stata la mia strada sempre ce ne ho messo di tempo.
Un pò perchè per cultura famigliare la danza non è stata mai vista come un lavoro ed è sempre stato più importante lo studio, l'Università.
Un pò perchè dal mio punto di vista per molto tempo, la danza era "fare la ballerina" e se non potevo riuscire in quello, allora meglio niente.
Insomma; il tempo è passato e oggi che non sono più una ricercatrice per via della mancanza di fondi e della crisi generale, che con la mia laurea anche se sudata e desiderata ci faccio ben poco, la danza è tornata nella mia vita in modo preponderante. Anche in modo inaspettato.
Oggi mi ritrovo a fare e disfare il borsone con dentro scarpine, musiche e idee per coreografie in continuazione.
E' parte di me. Ha sempre fatto parte di me. Ma adesso so che sono una maestra di danza, che le ragazze, le bambine, le signore mi seguono, mi ascoltano, imparano da me e io da loro.
E più vado avanti e più sento che questo è il mio percorso, che amo questa vita.
Con un pizzico di fortuna, per il nuovo anno, continuerò a fare e disfare il mio borsone, a sentire l'odore della pece, a vedere che le mie idee diventano forma e passione.
E mi sentirò la persona più felice perchè vivo ogni giorno il mio sogno.
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